lunedì 23 aprile 2018

Un bell'incontro-Pete Townshend



Un po’ di tempo fa mi è capitato di conoscere, per ragioni professionali, un inglese di nascita, ma cittadino del mondo, forse per motivi di lavoro, forse per natura, forse per entrambe le cose. In realtà lo vidi la prima volta qualche anno prima, e con cadenza annuale l’ho ritrovato, ma non avevo mai avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere al di fuori dell’argomento lavorativo.
In questa occasione, partendo dal rigore con cui l’America” tratta l’argomento "safety on job", siamo arrivati a discutere delle incongruenze e delle debolezze della nostra società, e lui mi ha regalato l’immagine della sua giovinezza londinese, quando era un “must” avere il coltello in tasca, dalle sue parti.
Associando la picture anticonformista di questo professionista alle battaglie inglesi tra Mods Rokers, tipiche degli anni ‘60, mi è venuto spontaneo chiedergli se avesse vissuto qualche importante evento musicale.
Avrebbe potuto raccontarmi dettagli dei concerti di Genesis Pink Floyd, ma il primo pensiero che ha avuto, e che di getto mi ha lanciato addosso, è da vero album dei ricordi: l’ incontro, in un pub, con Pete Townshend, leader dei The Who.
Siamo entrati immediatamente in sintonia e alla fine della giornata ci siamo lasciati con un proposito: due giga di mp3 in cambio del racconto di quel giorno.
Dopo quattro giorni mi è arrivata la mail con il materiale, vale a dire il breve aneddoto, la foto del pub, la casa di Pete, la birra…
Lo propongo, con un pò di nostalgia.

Era il 1976 ed ero studente a Londra.

Lavoravo come barman part time in un pub che si chiama “The Barmy Arms", sulle rive del Tamigi, a Twickenham.



A quell’epoca, Pete Townshend aveva la casa affianco al pub.



Era noto a tutti quando lui era a casa, perché aveva una Mercedes limousine color “vino rosso”... impossibile non notarla! All’interno della macchina erano installati grandi altoparlanti.
Un giorno, verso le 12, arrivò il primo cliente e… era Pete, con un amico.
Io gli dissi: ”Ciao Pete, lo sai che sei uno dei miei eroi?!
Lui  rispose: ”Mezza Guinnes .


Io gli servii la sua mezza Guinnes e gli dissi: ”Salute Pete!  E fu la fine dell’incontro.

Non un grande avvenimento quindi, ma incancellabile dalla memoria del giovane barman!

E anche io, che ancora adesso direi:"Ciao Pete, lo sai che sei uno dei miei eroi?!", ci ho fantasticato su.

 "Behind Blue Eyes" in versione acustica.





Citazione del giorno:
"Il Rock'n'Roll non eliminerà i tuoi problemi, ma ti farà venire come la voglia di ballarci attorno" (Pete Townshend)



1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissima questa versione..non la conosceevo..personalmente la preferisco alla versione cantata da Daltrey.Dopo Endless Wire � indubbio che c'� stata una riscoperta dei Who..tanto che ora,radio e televisione propongono molto spesso i loro grandi hits..per il piacere di chi come me non sentiva "Baba O'Riley" da una vita