mercoledì 1 febbraio 2017

Fratelli Tabasco-“The Docks Dora Session”


Fratelli Tabasco-“The Docks Dora Session”

Il blues arriva in questo caso dal Piemonte… può nascere in ogni parte della terra se si pensa alla sofferenza originaria strettamente correlata al genere, un grido di dolore, uno sfogo, forse l’unico in certi frangenti: se è corretta la premessa il blues può essere suonato un po’ ovunque. Ma è anche vero che blues è sinonimo di America o meglio, una parte di essa, e da quelle parti occorre avere la “patente” certificata per potersi fregiare del titolo di bluesman o blues band. E come si ottiene la certificazione? La scuola e il talento non c’entrano, ma il test è rappresentato dalla capacità di toccare le corde più profonde, qualcuno direbbe “l’anima”: Sali su di un palco - nessuno te lo nega da quelle parti -, ti esibisci, e se riesci a compiere la magia entrerai nel cuore di chi ti ascolta e lo capirai immediatamente, così come altrettanto rapidamente capirai l’eventuale tuo insuccesso.
I Fratelli Tabasco sono torinesi, ma la loro passione è chiara e sfugge gli obblighi che certa geografia musicale imporrebbe: il blues è il loro pane quotidiano, coltivato attraverso jam e concerti, perché il contatto con il pubblico è linfa vitale.
Il loro incontro risale al 2013, ma è solo tre anni dopo che viene rilasciato il primo lavoro discografico, “The Docks Dora Session”, manco a dirlo un album registrato dal vivo, in presa diretta, come loro dicono per “riprodurre le atmosfere dei Juke Joint, i mitici locali semi-clandestini del sud degli Stati Uniti, in cui si esibivano i più grandi bluesman prima di diventare leggenda”: delle bettole, cariche del sapore acre del fumo misto ad alcol e a musica apparentemente semplice… pochi accordi, una chitarra ed un’armonica, una voce roca e un’atmosfera al limite della sopportazione.
I Fratelli Tabasco propongono una fase successiva, quella più elettrica, rinforzata da una importante sezione ritmica, e nelle nove tracce è racchiusa la sintesi del loro credo, una buona potenza sonora dove il rock più duro si cala su antichi giri di blues che riportano alla storia della musica; ma più che i luoghi “nascosti” - i Juke Joint a cui facevo accenno - vengono in mente esibizioni più “open”, dove il coinvolgimento è totale, situazioni in cui può capitare di vedere il pubblico ballare all’unisono, come si fa in Texas quando, ad esempio, va in scena “Sweet Home Alabama” (il brano a seguire, D.Q.T.H.L., mi pare un buon esempio).

Ho ascoltato tutto di un fiato un disco che, per tipologia musicale, sfugge dalla razionalità, e ho immaginato cosa possa regalare una performance live dei F.T.: se tanto mi dà tanto è un’esperienza da provare.

Un buon esordio e un disco sanguigno che trascende ere, etichette e tutti i concetti teorici legati all’argomento “musica”.

Band da seguire.


Tracklist
1.      Radioactive Mama
2.      Ask Yourself
3.      Up all night
4.      Harmonic drive
5.      Same damned shame
6.      Jack Knife
7.      Blues on!
8.      D.Q.T.H.L.
9.      Boris’ Boogie


INFO




BIOGRAFIA

I Fratelli Tabasco nascono a Torino nel 2013 coinvolgendo quattro ragazzi accomunati da una forte passione per il blues costruita in anni di concerti, jam session e collaborazioni. Dopo aver passato un intero anno in studio a produrre e perfezionare un sostanzioso repertorio composto quasi esclusivamente da brani originali, esordiscono live alla seconda edizione del Borgiallo Blues Festival. Inizia così una serie di eventi che li vedono presenti tra Piemonte, Liguria e Emilia Romagna, quali concerti, festival, jam session e apparizioni radiofoniche; nel 2015 vincono la settima edizione del concorso “Rock the Docks” organizzato dalla Rainbow Music di Torino, che gli permette di registrare il loro primo live album “The Docks Dora Session” uscito nel febbraio 2016.
Capaci di coinvolgere il pubblico con un live unico, dinamico e travolgente secondo il loro stile “peperonato”. Nei loro blues prendono forma storie di eccentrici personaggi ed ambientazioni surreali che traggono ispirazione da suoni contemporanei come Black Keys, Ben Harper e R.L. Burnside senza dimenticare i grandi maestri del blues. Partendo da questa base ed aggiungendo man mano qualche spezia al gusto di funky, rock e soul quanto basta, si compone la loro musica che intende reinterpretare ed attualizzare la realtà dei blues che viviamo quotidianamente.
I Fratelli Tabasco sono composti da Boris Tabasco (voce e armonica), Joele Tabasco (chitarra), Marco Tabasco (basso) e Simone Tabasco (batteria). La band negli anni ha avuto il piacere di imparare e suonare il blues con Luigi Tempera (maestro di blues), Andrea Scagliarini (armonicista per Homesick James, Phil Guy) e condividere il palco con Jos Griffionen, Rudy Rotta e Slam Allen (chitarrista di James Cotton).