domenica 21 febbraio 2016

Vanexa: in arrivo il nuovo album-Intervista alla band


I savonesi Vanexa tornano all’impegno discografico a distanza di venti anni dall’uscita dell’album "Against the sun".
Per gli appassionati di heavy metal la band resta un punto di riferimento, ma il nuovo corso va in qualche modo disegnato, se è vero che è imminente la proposizione di “Too Heavy To Fly”, che verrà rilasciato, probabilmente, in primavera.
Dal disco è stato estratto un singolo che, lanciato in tutti gli store digitali lo scorso dicembre, è diventato già un successo.
Questi i titoli:
Tracklist
                                                          1.      Too Heavy To Fly
                                                          2.      Paradox

A fine articolo è possibile leggere le note biografiche, ma è bene sottolineare come la band abbia subito nel tempo normali evoluzioni (impossibile dimenticare la lunghissima presenza del frontman Roberto Tiranti, ora sostituito da Andrea “Ranfa” Ranfagni), così come è doveroso evidenziare come la sezione ritmica formata da Silvano Bottari alla batteria e Sergio Pagnacco al basso sia rimasta immutata nel tempo, probabilmente la più longeva all’interno del genere di riferimento.
Completano l’attuale line up Artan Selishta, chitarrista di larga esperienza proveniente dai Balcani, e il virtuoso Pier Gonella, l’altra chitarra del gruppo.
In attesa di fornire un giudizio più completo legato all’ascolto dell’intero album, mi soffermo sui due pezzi ascoltati, immaginandoli come rappresentativi dell’intero lavoro.
Nelle note di presentazione ufficiali, sinossi musicale del pensiero dei Vanexa, si tende a mettere in primo piano la novità di un sound fresco, più variegato rispetto al metal standard, frutto della miscela di esperienze dei componenti vecchi e nuovi.
Ciò che per me appare “nuovo” è la quasi contraddizione in termini legata alla realizzazione di un prodotto che avrebbe trovato piena luce anche nei primi seventies, quando il metallo pesante non era ancora stato ufficializzato… quindi… nuove forze, molteplici idee, mix di esperienze, e ciò che ne deriva ha assonanza con atmosfere che, pur mantenendo l’ago della bussola posizionato costantemente in posizione “futuro”, fanno rivivere un copione nato con i primi gruppi hard rock.
Mi ripropongo di allargare il giudizio a completamento dell’album e, spero, dopo il live previsto per il mese di maggio nella mia città.
A seguire uno dei fondatori, Silvano Bottari, parla di ciò che è stato, di ciò che è e di ciò che sarà… i Vanexa sembrano lanciati verso nuove mete.



L’INTERVISTA

La storia dei Vanexa parte da molto lontano, fine anni ’70: come si può sintetizzare l’evoluzione della band sino ai giorni nostri?

Più di 30 anni dedicati alla musica Rock, tante lotte, difficoltà e sudore, ma la passione è sempre stata tanta e siamo ancora qui. Attraverso tutti questi anni chiaramente sono passate e ritornate mode, noi abbiamo modificato la nostra formazione, ma abbiamo sempre mantenuto la matrice Heavy/Rock e l'attitudine alla musica dal vivo, cercando comunque di evolvere e raffinare il nostro sound, soprattutto in fase compositiva.

Se non sbaglio, tra progetto originale e attività parallele, ciò che resta immutata è la sezione ritmica (Sergio Pagnacco a basso e Silvano Bottari alla batteria): feeling assoluto, amicizia o cos’altro?

Un mix di tutto questo, aggiungi anche che per alcuni anni abbiamo condiviso un progetto lavorativo insieme.

Nel mese di febbraio verrà rilasciato il vostro nuovo album: quali sono i contenuti?

Credo che l'uscita dell'album slitterà di un paio di mesi, ci teniamo molto alla produzione, quindi il missaggio ci porterà via parecchio tempo. L'album conterrà nove brani inediti, in uno ci sarà uno special guest d'eccezione ma non ti anticipo ancora chi sarà.

Possibile comparare il disco rispetto ad “Against the sun”, uscito oltre venti anni fa?

Assolutamente no, "Against the sun" era un album transitorio, avevamo Roberto Tiranti come nuovo cantante quindi eravamo invogliati ad esplorare nuove strade. "Too heavy too fly" è in certo senso un ritorno alle origini, quindi sempre un sound a metà strada tra i '70 e  la NWOBHM anni '80, ma con un groove più attuale e aggressivo; la novità del nuovo chitarrista Pier Gonella e il nuovo vocalist Andrea "Ranfa" Ranfagni hanno decisamente modernizzato e incattivito il nostro suono.

L’album è stato anticipato dall’uscita del singolo “Too Heavy To Fly”: che peso date alle attuali strategie di marketing dedicate alla pubblicizzazione della musica, passanti per le nuove tecnologie?

Il fatto che dopo una settimana il nostro singolo, in vendita solo nel circuito digitale, sia schizzato al primo posto nella classifica "Hard and Heavy" di Amazon, ci fa ben sperare...

Andrea Ranfa è il frontman che ha il compito non facile di sostituire Roberto Tiranti: come si è inserito nella band?

Il destino ci ha fatto conoscere Ranfa in modo semplice durante il festival metal inserito nel F.I.M di Genova l'estate scorsa dove suonavamo. Ormai non potevamo più contare sulla disponibilità di Spino e Roberto, e dopo averlo sentito cantare con Joe Lynn Turner e il tributo ai Rainbow ho chiesto a Ranfa  se era interessato a fare un'audizione con noi. Due prove in studio e abbiamo capito tutti subito che c'era il feeling giusto, eravamo pronti, ognuno con le proprie motivazioni, a rimetterci in gioco e ad affrontare questa nuova sfida. Probabilmente ci siamo trovati nel momento giusto.

Che ruolo pensate abbia in questo momento la musica metal all’interno del panorama musicale italiano e internazionale? Possibile uscire dalla nicchia?

Non lo so, il panorama rock italiano è sempre stato molto difficile (se per rock non intendiamo Ligabue e Vasco Rossi), e non possiamo illuderci di uscire dalla nicchia; chiaramente ci speriamo, probabilmente all'estero il nostro genere dal vivo chiama ancora gente ed è apprezzato come negli anni passati. Dopo tanti anni senza uscite discografiche, se non contiamo il live e una compilation di vecchi brani cantati in italiano, il nostro unico obiettivo ora è uscire con un grande disco che soddisfi noi e il pubblico che lo ascolterà, e soprattutto abbiamo ancora tanta voglia di andare in giro a suonare e divertirci!

Avete pianificato presentazioni e live per “raccontare” il vostro nuovo lavoro?

Una data certa per chi ci segue l'abbiamo al Priamar di Savona, il 21 Maggio, all'interno di un Festival, per il resto stiamo ancora pianificando, ora siamo impegnati a terminare il disco.

Quali potrebbero essere i progetti a medio termine dei Vanexa?

Come diceva la PFM… "Suonare, Suonare, Suonare!"



Biografia

I Vanexa sono stati una delle prime band heavy metal italiane, il loro LP omonimo è stato consacrato dalla stampa nazionale come il primo album heavy metal italiano.
Nati a Savona nel 1978, il loro sound tipicamente anglo-sassone ebbe riscontri anche all'estero dove furono citati da parecchie riviste specializzate come fautori della nuova ondata di heavy metal band fine anni '70 primi anni 80. Inoltre parteciparono come headliner al primo festival heavy metal italiano tenutosi a Certaldo in provincia di Firenze il 21 maggio 1983. Nella loro carriera hanno partecipato anche a varie compilation metal tra le quali Mountain of Metal, uscita negli Stati Uniti, con il brano "Hanged Man" e Metallo Italia con il brano "It's Over".
Nel 2006 sono stati ristampati su CD il loro primo album omonimo con 3 bonus tracks inedite e il loro secondo album "Back From The Ruins" con 5 bonus tracks live tratte da un concerto del 1984.
Successivamente aver eseguito alcuni live con Marco "Spino" Spinelli rientrato dopo l'uscita di Roberto Tiranti, i Vanexa hanno scelto come sostituto il fiorentino Ranfa (Andrea Ranfagni).
"Ranfa ha l'esperienza e il carisma giusto per poter far parte dei Vanexa, ha collaborato con parecchi musicisti internazionali come Ian Paice (Deep Purple), Bernie Marsden (Whitesnake), Tracy G (Ronnie James Dio) e James Christian (House Of Lords) quindi sicuramente porterà un valore aggiunto alla band".
Il nuovo progetto dei Vanexa "Too Heavy Too Fly" avrà oltre al chitarrista Pier Gonella anche Ranfa come cantante.

Line-up:
Andrea Ranfagni - “Vocals”
Pier Gonella - “Guitars”
Artan Selishta (Tani) - “Guitars”
Sergio Pagnacco - “Bass”
Silvano Bottari - “Drums”