venerdì 13 febbraio 2015

“… perchè Bardino è Bardino” 2015, nel nome di Joe Vescovi



Alberto Sgarlato e Annie La Rouge (foto di Bruno Vescovi)

Arriva all’ 8° edizione il Festival Rock “… perchè Bardino è Bardino”, manifestazione nata e cresciuta nell’entroterra savonese - Bardino è il nome di un paese - organizzata dall’associazione “Mulino degli Artisti”, con la collaborazione del Comune di Tovo San Giacomo, in concomitanza con il Festival di Sanremo, per dare un segno distintivo alternativo alla maggior kermesse musicale del nostro paese, contenitore esclusivo che non ha perso lo smalto antico, ma di certo non è costruito sulla qualità e, soprattutto, non rappresenta i gusti del popolo giovanile in toto.
Rispetto alle edizioni precedenti l’organizzazione 2015 ha previsto una sola serata di esibizioni, ma la carenza quantitativa è stata compensata dal premio simbolo, quello assegnato ricordando Joe Vescovi a cui la serata è stata dedicata, rafforzata dalla presenza di Bruno, il fratello di Joe, e da qualche ricordo personale dei presenti.
Tre in gruppi in gara, due i premi assegnati, quello del pubblico e quello della giuria di “esperti”, di cui ho fatto parte assieme ad Annie La Rouge, musicista intervistata dal cerimoniere Alberto Sgarlato, come testimoniato nel video a seguire.
Dopo l’apertura dei 4 Real, vincitori di un’edizione precedente, freschi realizzatori di un album, tocca al primo gruppo in gara, i Sinergia. Il tempo a disposizione, per tutti, è di 20/25 minuti, spazio durante il quale la band genovese propone un pop molto grintoso, con una certa attenzione ai testi ed una riproposizione in chiave rock di trame musicali molto ascoltate nel recente passato.

Sinergia

Il pubblico, accorso numeroso, dimostra gradimento.
La palla passa poi ai Casta Diva, provenienti da Lurisia, nel cuneese, e propongono un mini repertorio, solo due brani, ma sufficienti a far coniare per loro una nuova etichetta, quella di psichedelia cantautorale - o cantautorato psichedelico - che al di là del termine scherzoso sottolinea la verve innovativa e la ricerca del nuovo da parte di questi giovanissimi musicisti. Anche i suoni sono molto “puliti” e non si può che incoraggiare tale intraprendenza.

Casta Diva

Chiudono la serata i savonesi Dreamer’ Road, puro metallo musicale che aumenta i volumi sonori e l’entusiasmo degli amanti del genere.
Dimostrano una certa presenza scenica e una buona esperienza da palco, cose che si acquistano nel tempo. Ottimo il frontman, non a caso allievo di Roberto Tiranti.

Dreamer's Road

La serata finisce e l’ombra di Joe aleggia in sala, ma arriva il momento di premiare i 2 gruppi che più hanno colpito, ma… non ricordo l’epilogo, e forse in questa mia dimenticanza risiede lo spirito della serata, musica per tutti e non una gara, ma attraverso il video a seguire, ogni lettore/ascoltatore potrà stilare la propria classifica!
Arrivederci al prossimo “… perché Bardino è Bardino”, nel 2016.