lunedì 25 marzo 2013

Zombie Rock-1° semifinale


Venerdì 22 marzo  il Mare di Note di Voltri, Genova, ha proposto la prima semifinale dello Zombie Rock, gara di band - in questo caso Cover Band - che ha condotto un paio di gruppi verso l’atto finale che si svolgerà ad aprile.
Dei quattro gruppi presenti la metà ha proseguito il cammino, ma non sarà da queste pagine che emergeranno classifiche, perché il profumo di genuinità  e voglia di condivisione che si poteva respirare nell’aria suggerisce l’abolizione della graduatoria, e per i più curiosi non resterà che partecipare alla finalissima del prossimo mese.
Veniamo ai dati oggettivi, ovvero al nome delle band - in ordine di apparizione -  e alla loro pagina fb che renderà possibile l’interattività…

MR QUAGGOTT

Il Mare di Note, occorre dirlo, è un luogo da frequentare, se si ama la musica live.
Un bell’ambiente, un bel palco, un bar disponibile, e un gruppo di persone che lavora per passione, che cerca soluzioni, che promuove la cultura senza lo snobbismo di chi opera selezione musicale, dedicando il tempo libero all’azione, cercando di coinvolgere un pubblico giovane, spesso intrappolato nella passività del quotidiano.
E il frutto di questo lavoro continuo e dedito ai dettagli si è visto, testimoniato dalla serenità diffusa e dall’atteggiamento delle band, disposte ad aiutarsi, a mischiarsi on stage, e a fornire un’immagine di unità di intenti. E’ stato piacevole vedere tutte le vocalist unite - compresa la brava presentatrice/cantante - esibirsi  in un brano assieme a chi di vocalist femminili non ne aveva:

http://www.youtube.com/watch?v=Xu9BYoG9SKY

E’ stato bello vedere l’intervento spontaneo di chi, da esterno, decideva di riparare al volo un pedale della cassa mentre la musica proseguiva. E’ stato soddisfacente vedere un bassista prendere un posto rimasto vacante e aiutare, musicalmente parlando, chi teoricamente era un … rivale.
Una bella semplicità che resta il simbolo della serata.

Aprono i Mr Quaggot e propongono una lunga miscela che annulla lo spazio temporale, proponendo in modo trasversale i Police, Cher, Ligabue, Battiato, Camerini, Caterina Caselli, I Creedece Clearwater Revival, i Buggles, Tullio De Piscopo e molto altro; In quaranta minuti - tempo disponibile per ogni band - riescono a far divertire il pubblico, dimostrando un certo mestiere.

I giovani Broken Doors seguono un filone più tematico, definendosi da subito amanti di Bryan Adams e  Bon Jovi, ma allargando lo scenario a Patty Smith, Toto e Europe. Nota di merito alla frontwoman, impegnata a soddisfare la linea del gruppo, con esibizioni prettamente maschili, mentre dimostra particolare grazia e competenza nelle parti femminili.

Terzi a salire sul palco i Dassistassy, orfani della tastierista Elisa Montaldo.
Per loro un rock duro e un repertorio che presentano con indubbia scioltezza e perizia, esperti anche nel coinvolgimento di pubblico e ”colleghi”. Deep Purple, Dobbie Brothers e Steppenwolf sono il loro pane quotidiano.
A loro il premio simpatia!

Chiudono i giovanissimi Libero Arbitrio, provenienti dalle Langhe.
La cosa che stupisce, a quell’età, è lo sforzo di ricerca, la voglia di approfondire argomenti molto lontani da loro, temporalmente parlando, e alla fine avrà poca importanza la loro scarsa esperienza e maturità, perché con quella voglia e quella passione, la strada della soddisfazione può essere percorribile.
Passano da Bob Dylan ai Cramberries, dagli AC/ DC alla Nannini, Dai Pink Floyd ai Beatles. Ed è proprio con questi ultimi, con “Twist and Shout”, che il Mare di Note si trasforma in piccolo Cavern, riunendo i presenti in un ballo dal sapore antico, visibile al seguente link:


Due sole band in finale ma… tutti vincitori, e mai come in questa occasione la retorica è lontana dai miei pensieri!!!

La testimonianza della serata…