sabato 10 agosto 2013

Tanti auguri Ian Anderson




L'amico Wazza Kanazza ci ricorda un'importantissima ricorrenza e mi scrive:

Ha appena compiuto 66 anni ...
Mad Dog Fagin, pifferaio magico, menestrello, flautista pellicano, dittatore invecchiato, Robin Hood, folletto, carismatico, trampoliere, funambolo del rock, istrionico, egocentrico, padre padrone, arrogante, pazzo, Jjrassico, geniale... in un solo nome IAN ANDERSON, nato il 10 agosto 1947.
Leader e fondatore dei Jethro Tull, volente o nolente uno dei più importanti musicisti del xx secolo,
colonna sonora della mia vita; peccato che a tanto genio fa da controaltare un carattere poco socievole.
Vi propongo un piccolo articolo di Enzo Caffarelli inserito su un Ciao 2001 del 1972 , durante la seconda tourneè italiana (cosa che su Internert non trovate).
Ero curioso di conoscere Ian Anderson come uomo, al di la delle sue qualità artistiche. Ero curioso di sapere cosa significasse la musica per lui. Non ci sono riuscito, ma implicitamente parecchie cose sono venute fuori.
Sono stato con lui tutto il pomeriggio prima della manifestazione, e non gli ho cavato di bocca nulla se non una seria minaccia di prendermi a pugni, come già era successo con risultati più tangibili con l'amico Carlo Basile di "Per voi giovani". E solo perchè avevo tentato di registrare, con il più modesto dei mangianastri, la lacca del nuovo LP "Thick as a Brick", che sua maestà Anderson mi aveva concesso di ascoltare negli uffici della casa discografica.
Anderson è rimasto all'epoca dei grandi divi, intoccabili ed innavicinabili. Per i suoi concerti italiani, aveva programmaticamente imposto nel contratto un palco di quasi un centinaio di metri quadri, un piano lungo due metri e settanta, e aveva ottenuto che i Gentle Giant suonassereo per non più di quaranta minuti (un vero peccato !) e non concedessero bis. Sempre per contratto i suoi compagni di gruppo non possono lasciare alcuna dichiarazione. E non mi meraviglierebbe affatto se i poliziotti con gli avambracci corazzati, i gas lacrimogeni ed i maganelli(niente di tutto questo è stato minimamente utilizzato, perchè il comportamento del pubblico, come dicevo prima, è stato esemplare) li avesse chiesti proprio lui.
Negli studi di registrazione di "Per voi giovani", durante la trasmissione in diretta ha cacciato dagli studi quasi tutti, perchè in mezzo ad una quindicina di persone, temeva di essere scambiato per uno dei tanti, per "uno di noi". E' non ha risparmiato, e con lui il manager Ellis, l'unica persona che Anderson tema e rispetti, non ha risparmiato dicevo giudizi negativi sulla trasmissione, che i presentatori hanno aggiustato alla meno peggio nel corso della traduzione. Nell'auto che ci ha portato dal Parco dei Principi, ove il gruppo si era stabilito, al Palasport, eravamo in cinque abbastanza stretti: chissaà come sarà rimasta soffocata la personalità di Ian! Appena ha potuto è fuggito senza degnare nessuno di uno sguardo... un prodigio come musicista, una delusione come uomo.

Pensate che a 65 anni si sia ammorbidito??? Mmmmmmm... chiedetelo al Presidente (Aldo Tagliaferro)".
Comunque cento di questi giorni, e che Dio ti benedica "vecchio" IAN
WK