martedì 25 maggio 2010

E cosa si vuole di più!

Esiste un luogo a Savona di cui ho scritto più volte su questo blog.

E’ il Circolo Artisi, un posto situato nella “città alta”, dominante il porto e i suoi movimenti. Ma non voglio parlare di geografia, ne di bellezze naturali. Questo circolo antico, è spazioso e dotato di un ampio cortile e innumerevoli sale, e per quanto io possa ricordare veniva spesso impegnato per compleanni e occasioni che accomunavano i più giovani .

La musica ha sempre avuto grande ruolo, ma credo che un tempo esistesse una sorta di autogestione dei presenti.

Da qualche mese, credo da settembre scorso, è avvenuta una trasformazione dovuta alla buona volontà e all’amore per la musica, e non solo quella, di Fulvio e Maddalena ( per quanto riguarda la sezione musica) e di Ornella ( sezione cucina e gestione generale).

Fulvio e Madda, musicisti e tecnici, hanno trasformato una delle sale in una vera “Sala Prove”, fornita di tutto il necessario e a disposizione di chiunque lo richieda:

http://athosenrile.blogspot.com/search/label/Sala%20Prove%20Artisi

Per pura passione, sono stati fatti investimenti notevoli, che permettono ai musicisti, giovani e meno giovani, di arrivare con le sole chitarre e microfoni, di attaccare il jack e partire, eventualmente registrare.

E Fulvio non molla quasi mai; ha imposto delle regole e si cura da vicino la sua creatura, mettendo a disposizione, gratuitamente, le sue competenze come tecnico del suono.

E cosa si vuole di più!

In questa sala, il 20 ottobre sono stati ospitati gli Osanna, con tutta la Prog Family (oltre al gruppo di Vairetti, Sophya Baccini e Gianni Leone) e David Jackson, mitico fiatista dei Van Der Graaf Generator.

In due ore hanno anticipato tutto il concerto che sarebbe poi stato riproposto il giorno successivo, e anche loro…. sono arrivati, hanno attaccato i jack e hanno suonato, visibilmente soddisfatti.

Prima, durante e dopo le performance, ci si può riempire lo stomaco e … mi sbilancio … lo si fa con quattro soldi.

E cosa si vuole di più!

A partire dal 25 aprile, è nato un progetto che prevede un concerto ogni venerdì, sino a fine estate.

L’obiettivo è anche quello di trovare un punto di aggregazione per musicisti, navigati e in erba, che dia spazio a chi insistentemente chiede la musica e poi, giustamente, si lamenta perchè non ne viene mai proposta, e in ogni caso è costosa.

Bella cosa, quindi, avere gente come questa dell’Artisi, che va incontro alla domanda, accontentandosi di soddisfazioni che hanno poco di materiale.

E cosa si vuole di più!

Mi pare che dopo il 25 aprile, giorno di apertura di questo nuovo corso estivo, ci siano stati quattro venerdì disponibili.

Io ho presenziato a tre di questi, tutti spettacoli di qualità, e quello che sembrava un modesto pubblico(numericamente parlando), il primo giorno, si è invece dimostrato uno standard.

Venerdì scorso è stato per me imbarazzante.

Imbarazzante pensare alla delusione di chi organizza. Imbarazzante pensare a chi deve suonare.

Di scena un gruppo molto conosciuto in zona, dedito a un ottimo rock blues: Les Trois Tetons (http://www.3tetons.it/index.php/home), il cui leader Zac, cantante/armonicista/chitarrista era stato buon protagonista, giusto un anno fa, in uno stralcio di esibizione estemporanea con i Nine Below Zero, suonando un pezzo degli Stones.

Quattro gatti presenti, per una serata di musica all’aperto (in estate viene usato l’ampio cortile circolare).

Forse c’era un menù particolarmente caro? Forse un gruppo mai ascoltato?

Vediamo… del gruppo ho già detto, e la cena… il forno nel cortile era acceso e ho sentito la band decantare la grigliata di carne. Io non avevo appetito e ho preso una bella pizza con le verdure, un acqua minerale e un caffè. Cavolo, ho speso ben sei euro!!!

E cosa si vuole di più!

Qualcosa non torna.

Si chiede la buona musica e la musica arriva, gratis, come e da chi non ha importanza. Si chiede un punto di aggregazione, dove poter bere una birretta, lontano dal caos cittadino, ma raggiungibile a piedi, e anche questo arriva. Si chiede di spendere poco e anche questo arriva.

E allora dove sta l’inghippo?

I sogni e i piaceri vanno sempre alimentati e per ottenere occorre anche dare. La voglia di musica e di aggregazione è un fatto reale e non credo che le serate dell’Artisi siano minate da eventi in contemporanea (Raindogs e Beer Room), perché la richiesta resta sempre superiore all’offerta.

E allora cosa succede? Pigrizia?

Musicisti, musicofili, musicanti… spargete la voce e diffondete il verbo.

Io ho implorato il mitico Fulvio di tenere duro, di perseverare, perché alla fine l’impegno da sempre risultati.

La sua risposta è stata:” Finchè chi paga gli artisti (Ornella)ha voglia di continuare….”.

Diamole una mano… diamoci una mano!