giovedì 20 novembre 2008

Dies Irae


Utilizzo la seguente fonte per raccontare un po’ di storia di “Dies Irae”.

http://progblog.splinder.com/post/18043675/DIES+IRAE+-+First

I Dies Irae sono autori di un unico disco realizzato a cavallo tra il 1971 e il 1972.
Pubblicato per l'etichetta d'avanguardia Pilz, vede la supervisione dell'onnipresente Konrad Plank.
Lo stile di partenza è il blues psichedelico a tratti anche molto heavy. Rimane un disco dalle influenze diramate ma assemblate in modo originale e piacevole.

Formazione:

Gerd Wahlmann - Vocals, Harmonica
Harald Thoma - Guitar, Vocals
Robert Schiff - Bass
Andreas Cornelius - Drums

I temi oscuri di Lucifer aprono il disco alternando sapientemente momenti blues molto vivaci scanditi dall'armonica, a momenti altamenti psichedelici dominati dalla chitarra elettrica.
L'intermezzo ironico di Salve Oimel introduce Another Room, brano sostanzialmente heavy come si nota subito dal riff portante di chitarra elettrica. Interessanti gli spunti strumentali.
Il brano più psichedelico è sicuramente Trip, elemento intuibile già dal nome. All'introduzione strumentale segue una psichedelia in crescendo, coinvolgente e trascinante in un unico viaggio d'insieme.
Harmagedon Dragonlove torna ad esplorare i sentieri dell'heavy in stile Black Sabbath, sempre alternando momenti molto melodici.
Tired è un brano esclusivamente blues con l'armonica a catalizzare nuovamente la scena.
Witches Meeting è il brano più lungo del disco con lunghe parti strumentali dominate dalla chitarra elettrica. L'impostazione di base è sempre quella del blues, ma la psichedelia tende sempre ad affiorare durante l'intera durata del brano.
Red Lebanese part I è un heavy blues un pò più interessante nella parte finale che crea una sorta di frattura con Red Lebanese part II metà acustico psichedelico e metà heavy blues.
Chiudono il disco i 35 secondi ironici di Run Off.

Trip

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