lunedì 13 ottobre 2008

The Waterboys


I Waterboys si formano su iniziativa del loro loro leader Mike Scott.

Nato in Scozia, ma trasferitosi a Londra, Scott fonda il gruppo nel 1981, dopo trascorsi punk. Il nome è preso a prestito da una canzone di Lou Reed. Con l’apporto del multistrumentista Anthony Thistlethwaite, il gruppo pubblica il disco d’esordio omonimo nel 1983. Il picco della prima fase viene raggiunto con i il terzo disco ,"This is the Sea", trainato dal singolo "The Whole of the Moon". Dopo l’uscita dal gruppo di Karl Wallinger, che andrà a formare i World Party, i Waterboys si trasferiscono in Irlanda, dove attuano una svolta verso il folk-rock celtico. "Fisherman 's Blues" (1988) è il capolavoro del genere, seguito dal pregevole "Room to Room". L’irrequieto Scott cambia ancora, e nel 1991 si trasferisce a New York, dove concepisce "Dream Harder", poi pubblicato nel 1993. Sembra l’ultima prova dei Waterboys. Invece, dopo le prove soliste di Mike Scott, l’autore (nel 2000) si riappropria del vecchio nome e pubblica " A Rock in the Weary Land".

Nel 2001 mette mano ai nastri delle sessioni infinite di "Fisherman's Blues", ripescando le canzoni scartate o incomplete, che vengono terminate. Viene così pubblicato "Too Close To Heawen", che spiega la genesi di Fisherman' s Blues. Segue un nuovo disco di studio, l'acustico, "UNniversal Hall", e un progetto di ripubblicazione dei primi dischi, con molti inediti. Nel 2007, dopo un disco dal vivo, arriva "Book of Lightning", che vede il gruppo destreggiarsi tra il rock epico degli esordi, e il folk rock che li ha resi un gruppo di culto.


Citazione del giorno:

"Si può resistere alla forza di un esercito; non si può resistere alla forza di un'idea" (Victor Hugo)



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