sabato 8 agosto 2015

Iron Butterfly


Gli Iron Butterfly, formati dall'organista Doug Ingle nel 1966 a San Diego, funsero da trait d'union fra il garage-rock e l'acid-rock .
Finirono per essere più influenti come precursori dell'heavy-metal, pur conservando la virulenza dei due stili citati.
Il primo album, "Heavy" ( 1967), mise in mostra soprattutto una grinta insolita per il rock psichedelico.
Il secondo, "In A Gadda Da Vida" (1968), facente seguito a un cambio di formazione (con il chitarrista Erik Braunn al posto di Danny Weis, passato ai Rhinoceros), divenne uno degli album più venduti di tutti i tempi.
L'"Iron Butterfly Theme" che scorazzò per le spiagge occidentali nel 1968 è il brano che sancì il loro successo di pubblico.
Sul disco troneggia una suite di diciassette minuti,” In A Gadda Da Vida”: un riff d'attacco alla Cream con improvvisazione collettiva a tema guidata dalla chitarra, un chilometrico assolo di batteria a cui si sovrappone una litania ecclesiastica d'organo con variazioni "Bachiane", e al centro il supersonico lavoro di chitarra, sino al ritorno incandescente del leit-motiv.
Fu il primo album di platino della storia del rock, con oltre tre milioni di copie vendute. .
"Ball" (1969) e "Metamorphosis" (1970) continuarono l'evoluzione del gruppo verso l'hard-rock, che era diventato di moda grazie anche loro .
Ingle stava anche tentando di incorporare stili differenti come il funk e il jazz, mentre al tempo stesso cercava di tenere a freno i ritmi furibondi e le selvagge improvvisazioni dei loro classici.
I risultati furono originali e a volte anche audaci, ma non sempre piacevoli.
Il gruppo si sciolse nel 1971 e si riformò per “Sun and Steel” (1974) e “ Scorching Beauty” (1975), due dischi oscuri, dominati dal cantante e chitarrista Erik Braunn.

Ascoltiamoli nel loro pezzo più famoso...

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